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« Io sono un trasmettitore, irradio. Le mie opere sono le mie antenne » (Joseph Beuys)
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vengodalmare 12 novembre 2015 Cinema, Film, musica, poesia

Atom Egoyan e S. Quasimodo 

 “Ancora un anno è bruciato

senza un lamento, senza un grido 

levato a vincere d’improvviso un giorno”

Quasimodo 

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Posted in Cinema, Film, musica, poesia and tagged Atom Egoyan, Das Boot soundtrack, Erinnerung, Memoria, Quasimodo. Bookmark the permalink.

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  1. 1
    . on 12 novembre 2015 at 15:44
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    : •

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  2. 2
    miomare on 12 novembre 2015 at 17:14
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    dolce, triste. Bello

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  3. 3
    ﬞ~ on 12 novembre 2015 at 20:18
    Rispondi

    ê

    "Mi piace""Mi piace"

  4. 4
    gelsobianco on 16 novembre 2015 at 4:46
    Rispondi

    Nella notte guardo e ascolto tutto e Quasimodo…
    Amo moltissimo questo autore grande grande.
    E penso…

    Grazie.
    Buona nuova settimana.
    gb

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    • 5
      vengodalmare on 17 novembre 2015 at 4:21
      Rispondi

      Anche a te, gelso bianco

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  5. 6
    dimitilla on 5 febbraio 2016 at 6:56
    Rispondi

    scegliere cosa perdere. lasciare andar via le emozioni
    Egoyan è tra i miei registi preferiti
    bello l’accostamento tra i due autori

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    • 7
      vengodalmare on 5 febbraio 2016 at 9:25
      Rispondi

      Sì, proprio così.. scegliere, lasciar andare via, ma senza mai perdere la memoria, la traccia delle situazioni vissute. Credo che in questo frammento vi sia un po’ tutto il cinema di Egoyan, regista anche per me tra i preferiti: l’assenza, lo sperdimento, il bisogno di capire, di andare fino in fondo anche nell’assirdo della vita.. e la necessità di mai dimenticare.

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      • 8
        gelsobianco on 8 febbraio 2016 at 2:05
        Rispondi

        “Devo scegliere cosa perdere”
        Siamo noi a scegliere? Non credo che tutto avvenga così. Per qualcosa sì, per altro no. Ci sono molti meccanismi in noi. Discorso lungo.
        “La farfalla volerà via”
        In Egoyan c’è il bisogno di capire, ma coglie anche una certa “ineluttabilità”, secondo me.
        Egoyan e Quasimodo, accostamento perfetto. C’è una consapevolezza estrema in loro, non certo gioiosa.
        E ho riascoltato con un piacere vivo la musica.
        Grazie ancora.
        Un sorriso
        gb

        "Mi piace"Piace a 1 persona

      • 9
        gelsobianco on 8 febbraio 2016 at 2:07
        Rispondi

        perdonami i refusi
        In Egoyan c’è il bisogno di capire, ma lui coglie anche una certa “ineluttabilità”, secondo me.

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