Nelle Grotte di Jeita – Stockhausen

” Mondo dagi azzurri sguardi , eccoti lavato, mentre sogni l’avvenire. E che scintillanti orecchie! “

Nel 1969 Karlheinz Stockhausen tenne un concerto nelle Grotte di Jeita in Libano, due enormi cave calcaree di età preistorica connesse in epoca piu recente da una serie di tunnel; la grotta superiore viene considerata come la caverna di stalattiti più grande al mondo e ha un’altezza di 120 metri.

 

Le grotte di Jeita
 
  
 

Durante il concerto furono eseguiti estratti dalle opere piu famose di Stockhausen come Hymnen, Kurzwellen, Spiral, Stimmung.

I musicisti che lo accompagnarono in questa impresa furono Vinko Glokobar al trombone, Michael Vetter al flauto, Peter Eotvos al pianoforte, Alfred Allings alle percussioni, Harald Boje all’electronium, Rolf Gehlaar assistente compositore di musica acustica-elettronica.

  
  
  

Alla serata parteciparono grandi artisti come Henri Masson, Françoise Hardy, Max Ernst ecc.

La regista Anne-Marie Deshayes, con la collaborazione del compositore Luc Ferrari, ha filmato questo bel documentario dell’evento, seguendolo in tutti i suoi momenti: dalla preparazione della strumentazione, alle prove e alla serata del concerto. 
Interessanti sono anche le parti in cui Stockhausen parla della sua concezione della musica e della musica nello spazio.

  

” …
Gli allori dell’ostacolo
non sono che chimere
per le gambe di razza ”

R. Char