Luce ovunque – Cees Nooteboom

Grigio, in tutte le forme della memoria,
la barca a vela, l’irascibile
skipper,
la casa dell’ammiraglio, color
vaniglia,
pomodori da mettere in
conserva,
mint julep, vivere in un
passato
di frammenti.

Tempesta, un vicino poeta,
marinaio senza mare ma con nautiche rime,
terra antica, dai nomi francesi, alberi ricurvi
sotto un nordico sapere, memoria, indiani,
cacciatori di pelle, parole
salvate
da bordelli d’un tempo.

Essere vecchi è letale. Ancora
una volta:
l’autunno che precede
la neve,
il dipinto senza colori,
la poesia senza rime, l’uovo
d’oro
che sparisce nell’oca senza
lasciare
traccia,

aria di ghiaccio e di grandine,
firmamento di freddo
estremo,
racconti pensati e respinti
in cui lo skipper annega
in un inverno ricordato
ed esiste come poesia,

ma l’ultimo pensiero è per
lei, la donna scomparsa
di cui tutto parlava, skipper,
baia
e poeta. L’atmosfera che tutto
avvolgeva
è la creazione più alta, una
vita
che esiste ora che non esiste

più.

da Luce ovunque –
Cees Nooteboom

I’ve got dreams to remember – Otis Redding