E’ come avere uno sguardo
allusivo – quando si entra nel disagio
dell’infelicità del presente
i gesti non hanno più idee
e bisogna offendere
il pacificarsi delle foglie di notte
per restare immobili e lasciare
che dilaghi questa perplessità
come una conoscenza
astratta o una pelle infelice.
Bisogna avere una certezza
quasi morbosa – quasi d’amore.[..]
Giorgio Bonacini
da La dimora del tempo sospeso per altre poesie dell’autore.