tu, vecchio, bello
come l’arco
del tuo braccio
mente lenta
è risalito
a dopo il gesto
messo ad angolo sul
piano, entra dentro
ruota prende
il pieno rulla
spinge l’acqua
sotto apre
il muro e muove
il meridiano
a ogni battito
sul bordo del
tuo gesto meno solido
sottratto peso umano
s’assottiglia la figura
fino al filo
che scompare
che è cerniera
al mare intero
ufficio degli scomparsi
ampio mar mediterraneo
ognuno coi suoi vivi e i suoi morti
opachi e momentanei
per un attimo evidente il profilo
è lo stesso, il tempo fa mezzo
cerchio –
*
la notizia d’una carta
d’identità sulla battigia
mezzo nome seguito da numeri
ora è un altro
nome altrove o sans papier
dalle ossa diventate rotaie
denti, falangi in fila
sulla sabbia sotterranea, sui gasdotti
dove affaldano reperti,
strati di creani, depositi di ciglia
da Bagnanti –
Renata Morresi
* ph Marco Bekk