Francesco Marotta e Jungjin Lee

[…]

il ricordo è questo chiostro di voci
senza movimento, uno spazio
dove il mare si orienta
sicuro
e invade a ondate ogni angolo in ombra

l’acqua
libera luci rapprese
per la conta del tempo
che resta, per la carezza che ammassa
frammenti di vita
in rilievo, profili di spuma

e questa rosa
ancorata a un pensiero
senza parole, questa spina trasparente
dove un altro giorno frange
senza più ferirsi

da Mater – Francesco Marotta

(che mi perdonerà di aver “abusato”
del suo splendido poema, al cui link vivamente vi rimando,
per leggerlo nella sua interezza)

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* in copertina
dal libro-catalogo Echo –
Jungjin Lee