Benvenuto, Straniero

[…]

Il tratto che nomina ci conduce.
Lo straniero che arriva tira nella sua rete
l’ombra migliore, fresca, pescosa
del nostro mondo affamato, calcinato.
Con un colpo violento, un despota mi ha abbattuto,
non so nemmeno chi sono.
Vieni straniero, la mia montagna si protende
affinché tu vi appenda la tua rete.
Rivelami il mio nome.

[…]

da Il Tratto che nomina – Yves Bergeret

qui il testo completo di Benvenuto, Straniero
a cura e traduzione di Francesco Marotta