[…]
*
Anche chi ama ti grava
Se per sentirsi in due
Si fa guanciale delle ore tue.
*
Qualunque cosa tu dica o faccia
c’è un grido dentro:
Non è per questo, non è per questo.
*
E così tutto rimanda
A una segreta domanda:
L’atto è un pretesto.
*
Quasi specchiante cristallo
Sta la coscienza spietata
A chi bràncola opaco.
*
Sul viso c’è un solco
Per dove scorre il pianto:
Ma l’occhio inaridisce se guarda.
*
C’è un cuneo nel cuore,
E non si osa levarlo
Perché si teme il getto del sangue.
[…]
*
Ma son sì lievi gli uccelli
Per dare peso al volo,
È troppo stanchi i cervelli
Per sollevarsi dal suolo.
da Canti anonimi –
Clemente Rebora
Edizione commentata
a cura di Gianni Mussini
Ed. Interlinea
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in copertina
Il Grande Cretto di Gibellina –
Alberto Burri