Lawrence Ferlinghetti e Erich Hartmann

 

 

Bianco su bianco
 

Oggi scriverò bianco su bianco
vestirò solo di bianco
berrò solo bianco
mangerò solo bianco
E vorrei essere quella creatura marina
che mangia la luce
filtrando il fosforo dell’oceano
Poiché il presente
è uno spazio “a punti bianchi”
e bianca è la sabbia
nella clessidra
che si svuota
Bianche dune africane
l’attraversano
Nevi siberiane
vi passano al setaccio
I mari bianchi di spermaceti
sotto la luna bianca
dove stelle d’alluminio ruotano
silenziosi
sopra la terra ruota di carne che trema
con le sue balene bianche
bianchi fagociti
bianchi teschi scoloriti
e animali albini
(I neri decolorati
in bianchi?).
E sognare un filo bianco
simbolo di innocenza
Anche se il colore della morte è il bianco
E il mondo una scacchiera di morte
bianco sul nero & nero su bianco
”mute pedine
in rami bianchi e neri”
Un angelo sulla banchina di una stazione
batte lento le diafani ali
Un cavallo bianco
arriva solo da un villaggio straziato.
Dappertutto nel mondo
sulle banchine delle stazioni
stanno ancora attaccando i manifesti
No pasarán
Indietro Senso vietato
Bianchi riflettori
perlustrano il cielo
Le torrette armate puntano
sulle vecchie Mura
L’angelo muove lento le ali
respirando la bianca aria leggera
La terra respira e trema insieme a lui
I governati
saranno governati
Libertà non è non essere liberi
Eros contro civiltà
Non si Passa
senza il passi
Nevicano bianchi documenti
I ricchissimi
si arricchiscono di più
Una mano guantata di bianco
si allunga ancora dalla finestra
verso i soldi nella nella tazza
Libertà non è libera
Certi poveri vanno ancora su certi treni
L’angelo
sta in riva
alla banchina della stazione
muovendo lento le ampie bianche ali
che sembrano troppo fragili
per sollevare il corpo di un essere
che respira ancora aria anarchica
E il treno
il treno di soli vagoni merci
stipato di tre miliardi di persone
è ancora in stazione
tremante
 

(dopo aver letto Breyten Breytenbach,
poeta bianco in lingua africana incarcerato)

 
Lawrence Ferlinghetti