Odisseo: “Quello che cerco l’ho nel cuore, come te.”
da Dialoghi con Leucò –
C. Pavese
In cocci di gelo/ L’azzurro si stacca dal cielo:/ Quando il sole declina,/ Pone sul vetro sigilli d’oro verde/ E tutta la finestra si imperla/ Di madrepore di brina./ Gli attimi gocciolano -tic, tic-/ (Come? Il tempo non si è rappreso per gelo?) Gli attimi gocciolano -tic, tic-/ Sulla barba del pendolo solitario/ E colano, cadendo sulle sue ginocchia,/ Come una pannocchia/ Di minuscole perle/ Per nanarelle./ (Di una pannocchia di perle in frantumi/ Io faccio un ballo di stelle in costumi/ Di bianchi Pierrot!)/ Con le sue spalle di marmo sereno,/ Dove ha deposto i baci bianchi il gelo,/ Alla finestra/ Si curva il cielo./ (E’ illusione che il cielo sia distante./ Basta guardare le stelle solitarie/ Sulle cimase…/ Un colpo di vento/ Le disperde in un momento…)/ Come diafane ali di farfalla/ La finestra dispiega i suoi vetri./ Dai suoi vetri/ Polline vitreo/ Scrolla./ Quasi è notte…/ Il tempo gelido avanza/ A passi di silenzio nella stanza./ La finestra freme …/ Quando mi si chiudono gli occhi, la finestra viene/ Accanto a me,/ Occhi profondi, per guardarmi bene…
La finestra –
Philippide Alexandru
* immagini di Mauro Santini
https://maurosantini.wordpress.com/filmvideo/videos-online/dietro-i-vetri-2/