“rosa violata”

[..]
Il bimbo scrive con il mare all’inizio del quaderno:
sono stati fermi un passo
hanno versato un pianto
si sono rialzati.

Faray Bayarkdar

Ahlam Shibli
Barzakt di Shadi Abu Fakher

[..]
mi domandi chi ha schizzato il sangue
il nome di Dio e il trono?
Non c’è tempo
ecco un altro corpo
chi me lo strappa
chi mi strappa a lui
e chi attesta che la morte
si stanca?
Il mistero accarezza con fili spinati
ed empietà
le tue vastità.
Ho tentato a lungo
e ha pianto una stella sull’orizzonte della poesia
Dico ho tentato a lungo
ho accarezzato con le note la tua notte. [..]

Ahlam Shibli
Get out of here – Sharif Waked
– Il campo di Yarmouk, a sud di Damasco

Il blu del profondo è dolore
e il profondo del blu è dolore
e stelle tremanti di lacrima nello spazio [..]

Blue di Abo Gabi

Lettera finale

Finirà?
No.
Non conosce questo verbo
non accetta la coniugazione
naviga in noi
e quando tocca la costa
dice: Portatele le mie scuse
mi circonda una marina più vasta
dei vostri sogni [..]
il poeta è finito, ma la poesia
abbiamo detto: No
abbiamo detto: Proviamo ancora.

Faray Bayarkdar

~

una canzone in omaggio a tutti i prigionieri in Siria, del duo Catherine Vincent e Mohamad Alarashi su testo di Khaled Dawa

* in copertina
foto di Ahlam Shibli
fotografa palestine

** Le poesia sono estratte dal libro “Il luogo stretto” del poeta siriano Faray Bayardkar, più volte arrestato perchè dirigeva una rivista letteraria che promuoveva i giovani artisti siriani e successivamente per la sua attività politica nel Partito di Azione Comunista. Ha trascorso ben 14 anni in prigione; privato di matite e penna, componeva poesie mandandole a memoria con l’aiuto dei suoi compagni di cella. “La poesia mi ha aiutato a imprigionare la mia prigione”, ha detto.

*** Shadi Abu Faker è un giovane film-maker siriano