E ancora mi azzardo ad amare
il suono della luce in un’ora morta,
il colore del tempo in un muro abbandonato.
Cantatrice notturna
Quella che morì del suo vestito azzurro sta cantando. Canta imbevuta di morte al sole della sua ebbrezza. Dentro la sua canzone c’è un vestito azzurro, c’è un cavallo bianco, c’è un cuore verde tatuato dagli echi dei battiti del suo cuore morto. Esposta a tutte le perdizioni, canta assieme a una bimba smarrita che è lei: il suo amuleto portafortuna. E malgrado la nebbia verde sulle labbra e il freddo grigio negli occhi, la sua voce corrode la distanza che si apre tra la sete e la mano che cerca il bicchiere. Lei canta.
” Vita, mia vita, lasciati cadere, lasciati dolere, mia vita, lasciati cingere di fuoco, di silenzio ingenuo, di pietre verdi nella casa della notte, lasciati cadere e dolere, mia vita.”
da La figlia dell’insonnia –
Alejandra Pizarnik