“… cosa faccio qui, in questa meraviglia” – Alfonso Brezmes, Victor Kossakovsky e WWF

 

 

Microcosmo
 

Sto seduto qui.

Mormora un fiume
che non raggiunge lo sguardo.

Presto farà notte
e verranno gli animali
con i loro occhi come ferite,
soffierà il vento,
cadrà qualche stella,
e il mondo avrà compiuto
un altro giro perfetto
su se stesso.

Sto seduto qui.
Tutto è cosí semplice.
Il mondo esiste,
e non ha bisogno di me.

 

ph. Joseph Wright

 

Senza parole
 

Vogliamo imparare in due giorni
una lingua millenaria
che solo gli alberi conoscono:
lasciarsi cullare dall’aria,
mentre le foglie dicono me ne vado
e le radici resto qui.

 

 

 

Bagaglio
 

Che tutto è mio, ora lo so:
c’è stato un tempo in cui non lo sapevo
e volevo essere padrone delle cose.
Che idiota sono stato: era sufficiente prendere
della montagna, il gesto di guardarla;
delle foreste, il loro verde interminabile;
del tempo, l’oro della sua musica
che incendia i tetti e i giorni;
di ogni cosa, solo la sua verità.

Adesso è tardi e non ho bisogno di nulla
perché ho tutto senza averlo,
e ogni cosa è mia senza volerla
e tutto è mio alla fine, e io sono suo,
e tutto sarà nulla nel mio bagaglio
e nulla è tutto quello che lascerò.
 

da Quando non ci sono
Alfonso Brezmes

 

Ensō – Kazuaki Tanahashi

 

 

Semplicemente
La strada che ciascuno di noi oggi percorre,
dice di percorrerla
perché qualcuno gli ha detto di farlo.
L’acqua che scorre giù dai monti
diciamo che scorre
perché qualcuno le dice di farlo.
Va compatita, la saggezza del mondo.

 
Ko Un

 

 

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in copertina
ph. Maximilian Mann