Notturni – Stefan George e Magritte, Pankiewicz, Kupka

 

 

Sera di pace

 

I pallidi vagabondi si riposano dal lungo
sopportare, bruciando di fiere punture,
e nubi nere e color di zolfo opprimono
le mura spoglie e le immobili alberature.
I giardini respirano, carichi di greve profumo
le ombre aumentano sempre più sui sentieri.
Le voci tenui sonnecchiano e si assopiscono
in dolce mormorio s’ attenuano quelle più forti.
Seducono solo gli sforzi della festa, come ombre
indistinte, le selvagge battaglie risonano come tramonti.
Nella fitta polvere, da mondi sottomessi
sorge soltanto cupa e rara una musica […]

 

 

 

 

Canto notturno
 

Miti e tristi
mi sono lontani
soma e viaggio,
mio destino.

Tempesta e autunno
con la morte,
con la felicità
splendore e maggio.

Quel che feci
quel che soffrii
quel che pensai
quello che sono:

come un incendio
che si spegne,
come un canto
che va tacendo.

 

Mi rendeva felice il volo
d’ogni magnificenza profonda e oscura
d’ogni raccolto colmo di braci
d’ogni sospiro notturno

e la schiera delle donne
che guidando ci fanno felici
loro dei capelli ondeggianti,
così belle nella danza.

E il coro dei giovinetti
che mi ha salutato con calore
le cui parole ho lodato
il cui capo ho baciato.

Solo in voi ho sentito
tardivamente, eccelsi amici,
quel che piano vien meno
e quel che eterno ci arde.

 

Sii vigna che fiorisce
sii frutto che cade
a te caro e famoso…
Ma evita quel che infastidisce

quel che è ammalato e imputridisce,
quel che s’affretta e brontola…
Ricercato da pochi,
celato alla folla,

desidera l’imbrunire
che cresce senza più erompere —
per vedere il bello
che riscaldando non brucia

finché, quieto da sogno sulle altezze,
il raggio non si immerga in te,
in musica dorata
non svanisca la tua vita
 

Gedichte/Poesie. Vol.I
Stefan George

 

 

 

 

Leggendo quelle parole provo un desiderio, che
il mio cuore si cancelli da solo, evapori
senza un grido nell’aria del mattino
scompaia dentro un buco del cielo compatto.
Sei così stanco, mi chiedi? Non so rispondere,
amo la parola pace e aspetto che venga fino a me.

 
Antonio Porta

 

 

 

 

 

~~~~~~~~~

* Per una lettura approfondita su Stefan George e la sua arte poetica potete leggere l’interessante e sincero articolo di Antonio Devicienti, traduttore dei due volumi di poesia Gedichte, nella rivista letteraria La Dimora del Tempo Sospeso.
** La poesia di Antonio Porta è stata tratta da
Per una sintomatologia del vero: le invasioni portiane –
Gabriele Belletti
Rivista di studi italiani
*** in copertina
Nocturne –
Rene Magritte
**** nel post i due dipinti
Nocturne. Swans in the Saxon Garden in Warsaw by Night. –
Józef Pankiewicz e
Nocturne –
František Kupka