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I gradi della follia in camere nere,
le ombre dei vecchi nei vani dell’uscio
mentre l’anima di Helian si guarda nel roseo specchio
e neve e lebbra cadono dalla sua fronte.
Alle pareti si sono spente le stelle
e le bianche forme di luce.
Ossa sepolte sorgono su dal tappeto,
silenzio di croci in rovina sul colle,
dolcezza di incenso nel vento purpureo notturno.
O occhi in bocche nere spezzati,
se dolcemente ottenebrato il nipote
solitario riflette sull’esito ancora più nero
e il Dio silenzioso abbassa su di lui le palpebre azzurre.
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(Still life with a slaughtered lamb di
Oskar Kokoschka)