Parigi, foto gm
Tancredi, già il nome. Dopo un’ora si era rivenduto la prefazione del suo primo libro, se ci parlavi tutto il giorno potevi fare a meno di leggere l’opera omnia. Però in mezzo, ogni tanto, ci infilava delle cose piccole come: per essere felici bisogna mangiare poco. Preziose come le perle che sembrano vere. Come fai a capirlo… O ci credi o non ci credi, allora dipende soprattutto da chi te lo dice. O ti fidi, o non ti fidi.
Poi sorrideva sempre e da lui passava un sacco di gente. Stavi lì a bere il caffè, per dire, e entrava il vecchio amico di turno. Tutti vecchi amici, per forza. Entrava il tale e Tancredi gli chiedeva: come stai? E quello: ho preso una coltellata ieri sera! Ma dove, nelle costole? L’altro si toccava il fianco e si piegava un po’ tirando la bocca. Meno male…
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