dovevamo essere barche
galleggianti non per tempo
ma per acqua
indicare una riva e tornare indietro
in una rotazione frusciante
attorno all’unico albero
dovevamo mettere in acqua un braccio
piegato ad angolo come un timone
e cospirare col mare
inclini ad andare al largo
avanzare instancabili in linea retta
in una semplicità di andata e ritorno
dovevamo cominciare e finire con la parola sempre
perché sempre è un tuffatore
e mettere in acqua
la grande fatica fatta di case e alberi
dovevamo essere barche chiamate da lontano
e dire in grigio baltico o in glaciale artico
dove finisce la terra
*
Ogni notte siamo in due
sotto l’appello del cielo
siamo in due a completare il sonno
e se ci svegliamo quando è ancora buio
parliamo
e sembra una preghiera
e si fa toccante il soffitto
e anche il pavimento
quasi si toccano fra loro
perché lasciamo intatto il buio
*
mentre siedo al buio
l’amore si fa più fondo,
ho l’orecchio proteso
e lo sento,
fegato e stomaco
si fanno sottili come foglietti
sui quali scriverlo,
mentre siedo al buio
i dolori dell’uno e dell’altro
si chiamano da due torri
non lontane né vicine
ho l’orecchio proteso e lo sento,
fuori cala la nebbia
e si ferma il grande rullo della pioggia.
e la pioggia non va né giù né su,
una nebbia fitta
capace di sgomberare un pezzetto di mondo,
quello che brilla nel fondo
può fuggire solo
dalle fessure che trova
*
si addormentano
passandosi le luci delle case
e rallentando il traffico
delle ultime automobili
sono monete
le luci delle finestre lontane
monete rallentano il traffico
di chi torna
guidano la notte fino
a un’altra notte
e si addormentano
si medicano il viso chiudendo gli occhi 
*
prima di andare
vorrei dormire su un confine
lasciando un indirizzo
in una scarpa
e vorrei anche pensare a un davanzale
che è il posto giusto dove stare
quello che splende lì
serve solo ai pescatori
in cambio dell’aria prima di andare
darei una penna buona per respirare
per questo le penne
devono essere vuote almeno da un lato
*
coda nera della porta
trascina la fronte verso terra
parola va
apri ad altre parole
senti la sabbia più leggera entrare
porta nodo stretto
rettangolare eclissi del muro
da vetro veglia casa tintinnio –
Francesco Balsamo
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* in copertina
Ship Amid Tall Waves –
Alfred Wallis
** nel post
Second Glass of Whisky –
Patrick Caulfield