Attraverso la steppa eterna
attraverso di me
e di te
scorre questo Volga del dolore.
E là c’è una riva
là c’è un’altura.
Là c’è un nemico mortale…
Visione in versi
Vivo
col mio
assassino
nello stesso circolo,
nella stessa ora…
E lui chiama suo questo mondo.
E io…
Ora sediamo – in tre con la menzogna.
Lei ci abbraccia
come comune amante.
Mesce nei nostri bicchieri…
“Alla salute!”
dice il mio assassino.
I suoi occhi brillano
come enormi diamanti.
Una lacrimuccia si stacca
e cade nella bevanda…
“Alla salute!”
dico io.
E bevo.
Ma sento che quel vino sgorga
dalla ferita,
si incolla sul petto
e appare sulla mia camicia
come una visione rossa…
L’assassino mi guarda atterrito. Comincia a gridare,
che gli manca l’aria.
Mi prega di un sorso di compassione. E carezza la mia
mano
in putrefazione.
Io giuro
che non mi fa male.
La menzogna sorride con compiacenza.
E lui ascolta impietrito.
“E inoltre,”
dico io,
“la morte, in generale, non è terrificante.
Terrificante è
il tradimento di un amico –
molto puro,
puro come un cristallo
e luminoso…
E ancora più terrificante è
il rassegnarsi a tutto,
l’abbraccio col nemico.”
da I passi dell’ombra –
Ljubomir Levčev
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* Disegni di
Richard Serra